Cari Amici,
con l’arrivo della nuova proprietà, a cui vanno anche in nostri ringraziamenti ed i nostri migliori Auguri, possiamo davvero considerare la sciagurata parentesi romana un episodio concluso e da affidare alla storia perché diventi un giorno argomento di racconto per i nostri nipoti.
Venuto meno il pericolo e “sconfitto l’invasore”, anche la nostra iniziativa di raccolta pubblica per contribuire alla liberazione del Pisa non ha più motivo di essere e chiediamo la vostra collaborazione per poterla chiudere come ci eravamo impegnati a fare e per poterne aprire una nuova, ancora più impegnativa e forse ancora più importante e cioè il progetto di quello che per semplicità continueremo a chiamare “Azionariato popolare” e che saremmo davvero felici di poter portare avanti insieme al Dottor Corrado ed ai suoi soci, certi che potrebbe rappresentare una novità importante e per certi versi rivoluzionaria nel mondo calcio e nello sport in genere.
Abbiamo sempre detto che questa prima esperienza di partecipazione diffusa era anche un’occasione per vedere quale sarebbe stata la risposta di Pisa e dei pisani.
Confrontandolo con tutte le altre esperienze similari che si sono avute sino ad oggi in Italia, quello che è successo a Pisa, anche in questo caso, è stato qualcosa di veramente straordinario e unico.
Come se non bastasse il fatto di aver avuto dei calciatori (e soprattutto degli uomini) che non hanno mollato di un millimetro anche a rischio di rimetterci, come se non bastasse aver avuto dipendenti e collaboratori che sono andati avanti stringendo i denti e lavorando gratis et amore dei pur di non far affondare la nave, come se non bastasse aver avuto un allenatore che ha legato il suo nome a quello della nostra città e che quella nave, da vero Capitano, non l’ha voluta abbandonare, come se non bastasse aver avuto migliaia di persone che per un’estate intera si sono assiepate alle reti dei campi di allenamento di San Piero, nei piazzali degli alberghi e degli aeroporti o sotto i pini dietro alla Curva, abbiamo avuto anche qualche centinaio di persone che hanno voluto mostrare il loro attaccamento al Pisa facendo un versamento che serviva soprattutto a dimostrare a chi fosse davvero interessato ad investire seriamente sul Pisa che il “Popolo Pisano” sarà sempre pronto a fare la sua parte.
La seconda cosa che abbiamo sempre detto, è che se le somme raccolte non fossero servite per contribuire a liberare il Pisa, quelli che le avevano versate, così com’è scritto sulla scheda di adesione, avrebbe potuto ottenere integralmente la loro restituzione.
In considerazione del fatto che ancora oggi ci sono circa 270 aderenti che non hanno richiesto la restituzione delle somme, che per noi è fondamentale che l’operazione si concluda con la massima trasparenza e che neppur un euro rimanga nelle nostre tasche, preghiamo tutti di prendere contatto con i vari membri del Comitato promotore, per concordare le modalità di restituzione delle somme versate, ricordando che, per consentirci di operare un a corretta rendicontazione, sarà necessario restituire la scheda di adesione a suo tempo consegnata (chi l’avesse smarrita potrà dichiararlo sulla copia in nostro possesso, che varrà come prova dell’avvenuto rimborso). In quell’occasione, chi lo vorrà, ma soltanto dopo aver ritirato le somme a suo tempo versate, potrà lasciare un contributo per il progetto “Il Parco di Mau”, a cui ci piacerebbe poter fare un’unica donazione a nome di quanti hanno partecipato all’operazione “INSIEME PER IL PISA”.
Per ogni dubbio o informazione non esitate a contattarci alla mail info@insiemeperilpisa.it